Una vita da bomber

Chi si dimentica del protagonista della movida notturna italiana anni 90?

Gol e veline, Ronaldo e discoteche, trasferimenti ultramiliardari (in lire), furti subiti - uno indimenticabile, degno di una commedia anni ’80 - camei cinematografici, gossip e - lo si scoprirà poi - pedinamenti illegali.

Il bomber racconta in una intervista:

"𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘷𝘰 𝘢𝘭𝘭’𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳… 𝘙𝘰𝘯𝘢𝘭𝘥𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘯𝘢𝘷𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘦𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 .

𝘌𝘥 𝘦̀ 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦 5/6 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘰,

𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰𝘤𝘢𝘭𝘪,

𝘱𝘰𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘰̀ 𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘳𝘮𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘶𝘦 𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘷𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘳𝘦, 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘭𝘶𝘪 𝘴𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘷𝘢 𝘴𝘶𝘭 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘣𝘳𝘪𝘰𝘤𝘩𝘦 𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘱𝘶𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰.

𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘰𝘱𝘰, 𝘢 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘢𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦, 𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘷𝘢 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘦 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘷𝘢 𝘪𝘭 𝘤𝘭𝘢𝘤𝘴𝘰𝘯 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘶𝘵𝘰 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘷𝘰 𝘦𝘥 𝘶𝘴𝘤𝘪𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦".

Scrive Lorenzo Longhi:

“tutti, almeno una volta, hanno tifato per lui, e non è cosa da poco.

Titoli ne ha ottenuti più dai giornali che in campo, il più forte centravanti nostrano a cavallo fra la fine degli anni '90 e la prima metà dei 2000.

Ma anche questo fa parte del personaggio, uno che, se non ci fosse stato, sarebbe stato necessario - per tifosi, squadre, procuratori e stampa - inventarlo.”

Nonostante i gossip, rimane una delle figure più temute dai difensori e dai portieri di mezzo mondo.

...sempre e comunque, il vero bomber!